Descrizione di una o più forme di attuazione

Il nuovo sistema è indicato per essere impiegato in località contraddistinte da climi caldi, non collegate dalla rete elettrica. Può servire per accumulare l’energia elettrica prodotta in eccesso durante le ore diurne da pannelli fotovoltaici, e restituirla durante le ore notturne o sopperendo a cali di tensione anche momentanei. È indicato per piccole e medie comunità grazie alla possibilità di poter essere prodotto e collegato in serie per accumulare e generare una quantità maggiore di energia. Al fine di ridurre l’impatto visivo, può essere integrato in architetture già presenti (pilastri, colonnati, piloni di turbine eoliche o di ponti, ecc). Dato che non genera alcuna forma di emissione sonora o olfattiva, può essere collocato in ambienti sotterranei o chiusi.

In mancanza di energia elettrica, l’accumulatore può essere caricato anche tramite energia meccanica, provvedendo a sollevare l’anello con un’azione diretta sulle demoltipliche, previo scollegamento dei motori.

Funzionamento

Un anello in materiale lapideo o conglomerati, viene inserito in un elemento verticale a colonna. Ai lati della colonna sono presenti quattro binari dentati (cremagliera), posti su archi di 90° rispetto alla sezione (costituiscono anche le guide di scorrimento), su cui ruotano gli ingranaggi di una demoltiplica che collega il blocco del motore sincrono a magnete permanente con l’anello. Per ogni anello sono presenti quattro motori con demoltipliche nella parte superiore e quattro in quella inferiore, per un totale di otto per anello. Nel caso in cui la massa dell’anello dovesse essere ingente, si può aumentare il numero di motori, demoltipliche e guide. Il funzionamento avviene secondo le fasi:

1. Caricamento. L’energia elettrica viene utilizzata per azionare il motore che solleva la massa ad anello, l’azione avviene agendo sulla demoltiplica generando un moto di sollevamento lento ma che richiede un motore di bassa potenza (e quindi basso assorbimento), l’ultima ruota della demoltiplica fa presa sui denti della guida posta sulla colonna.

2. Accumulo. L’anello sollevandosi accumula energia potenziale il cui massimo viene raggiunto quando raggiunge l’apice della colonna. Quando raggiunge il punto massimo o l’ultima fase di carica disponibile, rimane sospeso.

3. Generazione. L’anello comincia a scorrere verso il basso, il moto generato dalla massa produce la potenza necessaria a far ruotare il generatore (che costituisce anche il freno della caduta) posto tra anello e demoltiplica. La corrente così prodotta è di intensità costante e si esaurisce con il raggiungimento del punto di minima altezza.

Vantaggi

Accupow può accumulare e generare anche notevoli quantità di energia (se opportunamente dimensionato), non produce scorie e problemi ambientali di smaltimento, può sopportare un numero illimitato di ricariche, non richiede presenza di sistemi di raffreddamento e quindi può essere utilizzato anche in climi estremamente caldi, può essere integrato nelle architetture per minimizzare l’impatto visivo, non produce emissioni sonore o olfattive, è costituito da materiali facilmente reperibili ed economici, non necessita di essere collegato ad una rete elettrica, può funzionare come gruppo di continuità, la tecnologia utilizzata è semplice e può essere gestita anche da personale non specializzato.

In caso di bisogno, è possibile ricaricare l’accumulatore semplicemente sollevando l’anello, agendo manualmente (o utilizzando altra fonte di energia meccanica) sulle demoltipliche.

Accupow è ancora in fase di studio ed OS Ricerca è interessato a contattare finanziatori pronti a scommettere sulla riuscita di questa tipologia di accumulatori. Per maggiori informazioni contattaci.